giovedì 23 ottobre 2014

Grossista per tutti? Ovvero come scegliere un fornitore di penne a sfera quando ti servono le tempere a dita

Immaginiamo che un grosso Comune decida di fare un appalto per le forniture d’ufficio. Queste forniture ricadono nel generico mondo della cancelleria, quindi riguardano sia gli uffici che le scuole d’infanzia e i nidi in gestione al medesimo Comune.

Ovviamente la scelta del fornitore è stata fatta tramite gara d’appalto perché così dicono i sacri crismi della Pubblica Amministrazione. Peccato che il suddetto fornitore risulti abbastanza caro e peraltro abbia a catalogo grande abbondanza di penne a sfera (alcune anche con i disegnini dei cartoni animati), ma manchi di pennarelli, tempere, colori a dita e pennarelloni per preparare i cartelloni affissi nei graziosi corridoi delle scuole.
Immaginiamo che, alla telefonata della direttrice di un nido di questa grande città, il grossista risponda che in effetti un catalogo specifico per l’infanzia loro non lo hanno, ma che lo costruiranno man mano … Ma siamo a ottobre e tutti sappiamo che le scuole stanno iniziando a fare gli ordini per i lavoretti di Natale, figurarsi la fame di materiale di consumo quotidiano. 

Che cosa succederebbe allora? Forse la direttrice del Nido inizierebbe a disperarsi e a racimolare soldi dai genitori per comprare l’indispensabile per far lavorare i bambini. Magari qualche maestra tirererebbe anche fuori di tasca propria un po’ di soldini per gli acquisti.
Immaginiamo, ma speriamo che questo non succeda a Milano vero? Oppure sta succedendo proprio adesso?
A volte diamo per scontato che la testa di un'Amministrazione sia pensante e non un automa. Nel caso però lo fosse (un automa), chiedere che accenda il cervello è un nostro diritto di cittadini.


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