giovedì 13 febbraio 2014

ManifestoLab_2.0_5: L'uomo artigiano

Richard Sennett è professore di sociologia alla New York University ed alla London School of Economics. Forse architetti ed urbanisti lo conoscono come il “marito” di Saskia Sassen, che tanto ha studiato e scritto dei sistemi urbani. Nel 2008 Sennett ha scritto “L’uomo artigiano” che è una piccola bibbia. Parla di tante cose che ruotano appunto intorno all’idea dell’uomo artigiano, che “persegue per se e per la propria personale soddisfazione la ricerca dell’opera quasi perfetta, del buon lavoro fatto con arte, intelligenza, sapienza manuale e conoscenza”. Come fanno i nostri bambini quando imparano: senza secondi fini , solo per istinto evolutivo. Tanti sono i passaggi di questo libro che forniscono elementi di riflessione. 

Nel cap. 5 (La mano) Sennett parla della capacità di concentrarsi da piccoli come da grandi:

"(...) Per sviluppare la capacità di concentrazione , gli educatori cercano di interessare i bambini mentalmente ed emotivamente a una certa materia o argomento. L'ipotesi su cui si basano è che il coinvolgimento generi la concentrazione. Lo sviluppo a lungo termine delle abilità manuali dimostra invece il contrario: la capacità di concentrarsi per lunghi periodi viene per prima; soltanto quando il soggetto è in grado di concentrarsi riuscirà a coinvolgersi mentalmente ed emotivamente. La capacità di concentrazione fisica segue regole tutte sue, basate su come una persona impara ad esercitarsi, a ripetere le azioni e a imparare dalla ripetizione. (..)"

Nel cap. 6 ( Le istruzioni espressive) si parla della relazione tra i gesti e le parole nell’evoluzione biologica:

"(...) il movimento corporeo è il fondamento del linguaggio. (...) le categorie stesse del linguaggio sono create dagli atti intenzionali delle mani: i verbi derivano dalle mani in movimento, i sostantivi "afferrano" le cose con il nome e gli avverbi e gli aggettivi, al modo degli utensili usati dalla mano, modificano movimenti ed oggetti. (..) in questi studi si esplora come le esperienze del toccare e dell'afferrare conferiscano al linguaggio il suo potere direttivo.(...)"

In rete è disponibile la trascrizione della sua lezione magistrale tenuta a Bologna il 18 settembre del 2009.
Il suo blog lo trovate qui.

Dopo L'uomo artigiano Senneth ha pubblicato "Insieme. Rituali, piaceri, politiche della collaborazione", sulle modalità della partecipazione. Spiega la sua visione in alcuni video, ad esempio qui e qui.

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